Si ribella la comunità di Agira all'idea del parroco di organizzare le celebrazioni per la festa del patrono San Filippo. Per questo è stata lanciata una petizione on line nella cittadina che per prima è stata dichiarata zona rossa in Sicilia per un preoccupante focolaio che ha portato a numerosi contagi, alcuni decessi e centinaia di persone in quarantena, focolaio che sarebbe partito proprio da un funerale celebrato nonostante poco prima, a livello nazionale, fossero stati vietati i riti funebri. Soltanto a 10 giorni dalla revoca del decreto che ha istituito la zona rossa, adesso sale la preoccupazione per la decisione del parroco don Giuseppe La Giusa di celebrare la festa di San Filippo con una serie di eventi e cerimonie che porteranno a numerosi e vasti assembramenti. Le celebrazioni sono in programma proprio per il 18 maggio, giorno in cui in Italia potranno le cerimonie in chiesa, e il 19 maggio. A spaventare tra gli eventi in calendario sono soprattutto le due benedizioni con le reliquie del Santo e, nella giornata del 19, ben 4 messe a distanza di un’ora con 140 fedeli a celebrazione, per un totale di oltre 600 persone che si alterneranno nella chiesa Reale abbazia senza possibilità di procedere alla sanificazione ed aereazione della chiesa tra una messa e l’altra.