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Sanità, l'Asp di Enna studia una strategia per una rete emergenziale

Dopo il periodo emergenziale per il Covid-19 e la pausa estiva, il dipartimento di emergenza dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna riparte convocando tutti i responsabili dei pronto soccorso aziendali per iniziare a pianificare la strategia che conduca alla costruzione di un sistema di rete assistenziale, rivolto al trattamento dell’emergenza.

"Rete emergenziale - spiega Renato Valenti, direttore del dipartimento di emergenza e accettazione - che deve superare le logiche organizzative di un singolo ospedale, per integrare e aggregare le risorse disponibili presenti in ciascun presidio perché diventino patrimonio comune. Si è partiti dalle unità operative dei pronto soccorso perché - aggiunge Valenti - ritengo siano le pietre angolari del sistema di emergenza e pertanto è necessario che adottino un linguaggio comune: unità di attrezzature, di attività formativa e di adozione di protocolli e procedure. È il primo passo di un progetto ambizioso che successivamente dovrà coinvolgere tutte le altre unità operative dei presidi mirando alla configurazione secondo il modello 'hub' e 'spoke', necessario per garantire ai pazienti una completa presa in carico indipendentemente dal luogo in cui avviene l’accesso. Numerose sono le difficoltà da affrontare - sottolinea Valenti - come il completamento dell’integrazione dei sistemi informatici della rete dell’emergenza ospedaliera e l’integrazione tra questa e quella territoriale, il personale medico, in alcune realtà limiti strutturali, la creazione di una rete di telemedicina, ma è nel mezzo delle difficoltà che nascono le opportunità. Ringrazio la direzione aziendale per l’attenzione e l’impegno che stanno riservando alla risoluzione delle problematiche riguardanti l'emergenza", conclude.

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