Un raffronto dei dati epidemiologici tra prima e seconda ondata del Covid19 è stato eseguito da Maria Grazia D’Agati, dirigente medico della Direzione Medica del Presidio Umberto I di Enna, che ha messo a confronto alcuni indicatori riferiti al periodo marzo-maggio e quanto emerso nell’arco dell’intero mese di novembre 2020. Per quanto riguarda il numero di ricoveri, si osserva un aumento pari al 36,5%: nel mese di novembre sono stati 157 a fronte dei 115 della prima ondata (marzo-maggio); la degenza media tuttavia si abbassa considerevolmente passando da 27 giorni a 12 giorni nel mese di novembre. Attualmente i posti letto attivati disponibili sono 119 a fronte di 170 attivati nella prima ondata. Un ulteriore dato che spicca è la percentuale dei decessi sui ricoverati: si passa dal 25,2%, registrato nel periodo marzo-maggio, al 12,1%, tenendo conto, tuttavia, che il secondo dato è calcolato solo su novembre, mese di inizio attività dei reparti covid presso l’Asp di Enna. Si alza l’età media dei ricoverati che passa da 63 anni agli attuali 69; rimane invariata l’età media al decesso che risulta essere di 77 anni. Altro dato emerso nell’arco del mese di novembre è l’aumento della percentuale dei ricoveri provenienti da fuori provincia: il 13% dei ricoverati non è residente nella provincia di Enna a fronte del 10,5% registrato nella prima ondata. "Sono migliorate le capacità diagnostiche dei medici, la risposta del sistema sanitario, la protezione verso le categorie più fragili", sottolinea D’Agati.