Insegna, vorrebbe vaccinarsi ma la legge non lo prevede perchè ha più di 65 anni. È la storia di una docente di Leonforte di 67 anni, Maria Barbera, che insegna presso il Primo Circolo "Nunzio Vaccalluzzo" di Leonforte. A raccontare il "vuoto" nella procedura delle vaccinazioni è la figlia della donna, anche lei insegnante, Manuela Rubino che attraverso una email inviata alla nostra redazione (redazioneweb@gds.it) ha sottolineato come la mamma "non può vaccinarsi come docente perché ha più di 65 anni, non può vaccinarsi per età perché ha meno di 70 anni... il medico curante sconsiglia AstraZeneca perché è soggetta a trombi, ha problemi di pressione ed un’insufficienza renale ma, pur avendo il codice di patologia cronica, non riusciamo ad effettuare la prenotazione come soggetto fragile". Maria Barbera "rischia quotidianamente, essendo a contatto coi suoi piccoli alunni.... cosa fare?? Mettersi in malattia in attesa che qualcuno si occupi della sua situazione? Non è l’unica ovviamente ma, come prassi in Italia, i pochi non fanno scalpore... è assurdo che io, quarantacinquenne, in perfette condizioni di salute, mi sia vaccinata prima di lei come docente presso la scuola media sempre di Leonforte". "Mia mamma - conclude l'insegnate - fa parte di una ristretta categoria di dimenticati imprigionati nelle maglie delle farraginosa burocrazia italiana".