Cuoco sedicenne sfruttato nell’Ennese. Controlli serrati dei carabinieri di Enna presso alcune aziende della provincia. Le verifiche hanno permesso di accertare che, presso un agriturismo, se erano rispettate le norme anti-Covid non erano rispettate quelle in materia di lavoro.
I carabinieri hanno verificato che su 6 dipendenti, 5, di cui un minore, risultavano non regolarmente assunti presso la struttura. Il giovanissimo lavoratore, un romeno di 16 anni, che non solo non aveva assolto l’obbligo scolastico, ma non aveva sostenuto, ovviamente, neanche la visita medica di idoneità al lavoro, operava, quale cuoco, già dal 30 giugno, lavorando più delle previste otto ore giornaliere che, alcune volte, coprivano la fascia notturna.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di verificare che la madre è percettrice del reddito di cittadinanza.Presso la struttura collaboravano, solo in occasione del Ferragosto già iniziato, secondo quanto dichiarato dagli stessi lavoratori non in regola, un cuoco, pensionato di 66enne, 2 addetti alla sala di 23 e 36 anni, percettori entrambi del reddito di cittadinanza, e un lavapiatti 36 enne rumeno.
Alla titolare dell’agriturismo è stata quindi elevata la maxisanzione per lavoro nero aggravata per lavoratore in nero percettore del benficio, omessa tracciabilità delle retribuzioni dei lavoratori, omessa visita medica, lavoro notturno e straordinario per il minore. Accertata anche l’istallazione di telecamere per il controllo a distanza dei lavoratori.
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