La Soprintendenza di Enna ha disposto già da un anno l’attivazione della verifica preliminare archeologica per il lotto del raddoppio ferroviario Dittaino Catenanuova che attraversa contrada Cuticchi di Assoro. Lo chiarisce la direttrice della sezione Archeologica della Soprintendenza di Enna, Carla Mancuso, dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi da SiciliAntica che ha lanciato l’allarme sul rischio di distruzione del sito archeologico. Si tratta di una villa di epoca romana tra i territori di Assoro ed Agira, era stata segnalata nel 2008. L’area archeologica ricade nel tracciato della nuova linea ferroviaria ad alta capacità, Messina-Catania-Palermo che prevede la tratta Dittaino-Catenanuova. Gli scavi effettuati dalla Soprintendenza di Enna confermano che nella masseria Cuticchi, situata a qualche metro dal tracciato della nuova linea ferrata ci sono resti bizantini ed altomedievali, su reperti preesistenti di età imperiale-romana da approfondire. «I risultati degli scavi preliminari hanno già restituito le tracce di una fase bizantina e altomedioevale - spiega Mancuso - su preesistenze di età romana, con materiale lapideo e laterizi riferibili all’età imperiale. Per questi lavori la Soprintendenza di Enna ha disposto già da un anno l’attivazione della Verifica preliminare archeologica per il lotto che attraversa la zona di Contrada Cuticchi. Considerata la vastità dell’area da indagare, che è interessata in progetto da una vasta trincea e dall’imbocco di una galleria, oltre che dalla linea ferrata e dalle piste di cantiere, si è proceduto, prima, all’asportazione degli strati superficiali di humus, fortemente compromessi e rimescolati dai lavori agricoli, con utilizzo di piccoli mezzi meccanici manovrati da operai altamente specializzati in scavo archeologico e sotto la diretta sorveglianza del team di archeologi incaricati che stanno ora proseguendo allo scavo a mano». La direttrice della sezione archeologica aggiunge che lo scavo sistematico procederà sino alla Masseria Cuticchi e sulla linea ferrata limitrofa. Dopo l’allarme dell’associazione di tutela e un’interrogazione all’Ars della deputata di Fi Luisa Lantieri, la Soprintendenza ha deciso di chiarire la situazione. «Stiamo seguendo costantemente, quasi quotidianamente, le complesse e travagliate vicende del tracciato ferroviario Messina, Catania, Palermo e in particolare gli sviluppi delle indagini archeologiche in corso sull'area di Cuticchi. Una volta completate le indagini la Soprintendenza darà tutte le disposizioni di legge necessarie per garantire la conservazione delle strutture e dei beni archeologici eventualmente emersi. Ci spiace - dice il soprintendente di Enna Nicola Neri - leggere notizie infondate su paventata distruzione del sito della Masseria Cuticchi, e di sbancamenti con le ruspe e per questo siamo disponibili ad incontrare le associazioni e illustrare nel dettaglio le attività svolte».