«Questo popolo ha pregato per te ed ora è il momento dell’abbraccio». Così monsignor Salvatore Muratore, amministratore apostolico di Nicosia, ha accolto monsignor Giuseppe Schillaci, proveniente da Lamezia Terme, da oggi alla guida della stessa Diocesi, nella concelebrazione in piazza davanti la Cattedrale. «Di momento molto bello e significativo», ha parlato monsignor Schillaci nella sua omelia invitando alla «pura logica del dono». «È nel Signore che abbiamo riposto la nostra fiducia - ha detto il nuovo vescovo di Nicosia - ed a lui stanno a cuore tutte le sue pecore. Celebrare l’Eucarestia significa entrare nel mistero Pasquale di Cristo. Lasciamoci, dunque, interpellare serenamente fino all’inquietudine da un tale amore cristallino, semplice, umile». «Proviamo ad osare - ha aggiunto Schillaci - lasciamoci condurre da questa logica. Dio come casa, una icona che penso possa aiutarci in questo secondo anno di narrazione e di ascolto di questo periodo sinodale. La Chiesa è chiamata ad essere comunità capace di comunicare l’amore. È sempre più urgente farci tutti testimoni di pace ed essere più una Chiesa della Trinità sempre più inclusiva». Poi l’invito «alla speranza. Lasciamoci interpellare dalla piccola speranza - ha concluso Schillaci - che si alza ogni mattina». Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il cardinale Paolo Romeo, monsignor Fortunato Morrone, presidente della Conferenza episcopale calabra e i sindaci della Diocesi. Presente anche una delegazione della Diocesi di Lamezia Terme, insieme al sindaco della città, Paolo Mascaro, giunto in Sicilia insieme ad alcuni componenti la Giunta ed al gonfalone, e il sindaco di Serrastretta, Antonio Muraca.