Enna

Domenica 24 Novembre 2024

Enna, attentato al cantiere WeBuild del raddoppio ferroviario. L’Ance: atto vile non ci fa paura

«Assistiamo ancora una volta al tentativo dei gruppi criminali di influenzare le normali logiche imprenditoriali con attentati e minacce che non ci fanno paura, anzi ci spingono a essere sempre più intransigenti e caparbi nel chiedere alla istituzioni di serrare le file a dare un colpo mortale alle organizzazioni mafiose che infestano le nostre aree» dice Sabrina Burgarello presidente Ance Enna , dopo l’attentato incendiario che ieri ha colpito i mezzi di un’azienda che opera in subappalto nel cantiere del raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova. “Sono amareggiato per quanto accaduto, non riesco ancora a spiegarmi il perché di questo atto vile compiuto nei confronti di chi come noi si sveglia alle quattro di mattina per fare sacrifici e cercare di costruire un futuro migliore per noi è per i nostri figli nel pieno rispetto della legalità» dice l’imprenditore danneggiato, Daniele Tranchita, della TS un’azienda che da quasi 40 anni opera nel settore movimento terra. pensieri «Spero solo - aggiunge - che i colpevoli paghino come giusto che sia, confido pienamente nella magistratura». L’ingegnere Gaetano Debole, presidente della Cassa Edile, e imprenditore di riferimento per l’associazionismo, fautore di denunce antiracket alla base di numerose condanne definitive dice: «Chi pensa di interferire con le scelte delle imprese non ha ancora capito che è anni luce indietro. Gli imprenditori non si lasciano più intimidire e tanto meno aziende della caratura di WeBuild che hanno messo in atto protocolli tra i più attenti e avanzati, estendendoli alle aziende che eseguono i lavori nei loro cantieri. Il danno causato al nostro collega ed i rischi per un’importante opera che nei prossimi anni segnerà il benessere della nostra area esigono però che sia alzato il livello di attenzione da parte delle istituzioni locali. Ci appelliamo alla sensibilità della Prefettura perchè sia portata al massimo livello l’attenzione sui cantieri aperti e di prossima apertura e sia scongiurato ogni tentativo di intimidire e far scoraggiare le imprese coinvolte. Non esitiamo a dire che l’importanza per il benessere collettivo della mole di investimenti che si stanno facendo esige un controllo militare delle aree.»

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