
Era originario di Barrafranca, in provincia di Enna, Alessandro Salvaggio, il detenuto di 49 anni strangolato ieri nel carcere di Viterbo dal compagno di cella, un giovane bulgaro di 22 anni. Il fatto si sarebbe verificato poco dopo le 22, ma la dinamica è ancora tutta da accertare perché sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine e degli agenti di polizia penitenziaria.
Tra i due sarebbe nata una lite sfociata poi in una aggressione. Il detenuto 22enne, T.K., si sarebbe avventato contro il compagno di cella stringendogli le mani al collo fino ad ucciderlo.
Alessandro Salvaggio, un lungo passato trascorso in carcere per reati legati alla droga, stava scontando due anni per evasione. L’autopsia sul suo corpo sarà effettuata venerdì a Viterbo. Salvaggio era sposato ed aveva due figli.
2 Commenti
Abbiamo un problema
21/12/2023 00:05
Le carceri sono sempre più luoghi pericolosi: lo Stato non è in grado di salvaguardare la vita di chi sconta una pena detentiva.
osman ferraji
21/12/2023 18:35
perché dare il nome della vittima e nascondere quello dell'assassino? qualcuno ha forse timore della vendetta divina, oppure l'ipocrisia nazionale ha raggiunto il suo culmine?