«L'ordinanza del Gip del Tribunale di Enna, Giuseppe Noto, dopo l’udienza che si è tenuta lo scorso 1 ottobre scorso, che ha definitivamente archiviato il procedimento penale a carico dei giornalisti ennesi Pierelisa Rizzo e Filippo Occhino, attorno ai quali ci siamo stretti dall’inizio, assieme alla Federazione nazionale della stampa italiana, del caso Rugolo, avendo riconosciuto loro il diritto di cronaca, ha un significato particolarmente importante dato il profluvio di nuove norme che mirano ad annientare l’informazione libera». Così la segretaria regionale e della sezione di Enna dell’Associazione Siciliana della stampa assieme al Gruppo Cronisti Siciliani sull'ordinanza che mette fine alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto i colleghi Rizzo ed Occhino, assistiti dagli avvocati Eleanna Parasiliti Molica e Giovanni Di Giovanni, che erano stati assieme al presidente dell’Associazione Rete l’Abuso, Francesco Zanardi, difeso da Mario Caligiuri, denunciati da Giuseppe Rugolo, per diffamazione e per divulgazione di atti processuali per un articolo pubblicato il 28 giugno 2023. Il Gip del Tribunale di Enna, accogliendo la richiesta di archiviazione della Procura e le argomentazioni difensive dei difensori degli indagati, ha pronunciato ordinanza di archiviazione affermando che gli articoli non hanno alcun carattere diffamatorio in quanto Pierelisa Rizzo non ha fatto che riportare in termini veridici quanto avvenuto nel corso dell’udienza dl 27 giugno 2023, dice Assostampa.