«Il Cdr della Tgr Sicilia e il Coordinamento Cdr Tgr dell’Usigrai esprimono massima solidarietà alla collega Lucia Basso e all’operatore Francesco Caudullo, aggrediti questa mattina a Piazza Armerina mentre stavano facendo il loro lavoro. I colleghi erano impegnati a raccogliere informazioni dalla famiglia di una ragazza trovata senza vita in condizioni non ancora chiarite. Con la massima sensibilità, tanto che la telecamera era spenta e poggiata a terra, stavano mostrando alla madre della vittima il servizio andato in onda ieri, quando una persona vicina alla famiglia ha iniziato ad insultarli e ha preso a calci la telecamera, distruggendola». Si legge in una nota del Cdr. «Un’aggressione violenta e immotivata che lascia turbati. Rivendichiamo il diritto e il dovere di tutti i colleghi, sia giornalisti che operatori, di documentare casi di cronaca così eclatanti e di farlo, come stava accadendo a Piazza Armerina, con la massima sensibilità per le famiglie delle vittime», conclude il comunicato. La famiglia della quindicenne si è scusata attraverso il proprio legale, l’avvocato Milena Ruffini, con la troupe della Tg3 Sicilia per non aver avuto «un comportamento contenuto». «I miei clienti - dice la penalista - sono molto stanchi e hanno avuto la sensazione di essere violati nella loro privacy. Sono disperati, sgomenti e increduli - aggiunge - E hanno bisogno di serenità per riorganizzare le idee e per comprendere come sia potuta avvenire questa tragedia. Chiedono che venga rispettato il loro dolore e ritengono inutile questo assedio mediatico, visto che comunque non ci saranno risvolti sul caso a breve». La legale annuncia che verrà nominato un perito di parte che parteciperà all’autopsia sul corpo della ragazza fissata per mercoledì.