Mentre la Procura per i minori di Caltanissetta continua le indagini sul suicidio della quindicenne che, lo scorso 5 novembre si è tolta la vita impiccandosi ad un albero di pino nel boschetto vicino la sua casa a Piazza Armerina (Enna), il branco ha già deciso. Quelle immagini che ritrarrebbero la giovane in atteggiamenti intimi e che giravano in chat sarebbero state girate da un coetaneo che
sabato scorso è stato aggredito con calci e pugni da un gruppo di ragazzi che frequentano lo stesso liceo della ragazzina morta.
Il giovane avrebbe diffuso il video e se ne sarebbe vantato a scuola con i compagni. Bella, indipendente, brava a scuola intelligente, sportiva, la ragazza viene descritta così dalla famiglia e questo stride fortemente con quella lite avvenuta durante la ricreazione con una coetanea, ex fidanzata del ragazzo aggredito sabato scorso. Ma, nonostante nessuno dei compagni di scuola sia andato a
trovare la famiglia, a distanza di 9 giorni dal suicidio, gli alunni del liceo hanno avuto oggi un moto di orgoglio.
«Non siamo omertosi. Vogliamo solo rispettare un momento di dolore», scrivono in una nota. Sono gli stessi che ieri avrebbero consegnato alla madre della giovane, intervenuta nel corso di una cerimonia commemorativa al liceo frequentato dalla figlia, un bigliettino: «Scusa per tutto. Scusa per non essercene accorti scusa per le parole negative che ci sono uscite dalla bocca. A te che nonostante tutto hai oltrepassato il limite con il sorriso».
All’indomani dell’autopsia, dunque, il silenzio che ha caratterizzato la vicenda sembra sgretolarsi. Sul corpo della giovane non ci sarebbero segni di violenza. Una evidenza che stride con le dichiarazioni della madre che continua a ripetere «Me l’hanno ammazzata». Il legale della famiglia, l’avvocato Milena Ruffini di Busto Arsizio, ribadisce: «Finché non ho elementi tecnico-scientifici che mi consentano di escludere l'ipotesi dell’omicidio sostenuto dalla madre, continuerò a lavorare in ogni direzione».
Stamane l’avvocato avrebbe dovuto incontrare la dirigente scolastica della scuola. «Mi ha fatto sapere che non voleva ricevermi dice la legale. «Ho già detto tutto agli inquirenti», ribatte la preside che ha sempre sostenuto che non ci sarebbe stata, tra le due ragazze, nessuna lite ma piuttosto «uno scambio di vedute». I funerali si svolgeranno domani pomeriggio nella Chiesa Madre di Piazza Armerina.
Gli inquirenti, intanto, continuano la ricerca di quelle immagini intime che ritrarrebbero la quindicenne. Circostanza confermata anche dalla dichiarazione di una sua amica di Besozzo, dove la ragazza risiedeva fino allo scorso anno, sua compagna nella squadra di pallavolo. La giovane era stata inserita in una chat con altre compagne ed amiche di Piazza Armerina della quindicenne. Subito dopo la morte della ragazza ha appreso proprio da questa chat che quelle immagini giravano da giorni sui telefoni di tanti ragazzi.
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