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Mercoledì 20 Novembre 2024

«Modalità del suicidio anomale», s'infittisce il giallo della morte di Larimar a Piazza Armerina

Larimar Annaloro

Aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell’altalena Larimar Annaloro, la  quindicenne trovata impiccata a un albero del giardino a Piazza Armerina. Lo stabilisce l’autopsia che ha trovato sul cadavere i segni delle corde, poi slacciate dalla madre della giovane nel tentativo di soccorrerla. La ragazza aveva però le mani libere, l’osso cervicale non era spezzato e le scarpe erano pulite, nonostante l’albero si trovi in mezzo al terreno. Elementi che alimentano il giallo sul caso e fanno definire agli inquirenti «anomale» le modalità del suicidio. Ipotesi suicidio a cui non credono i familiari di Lari, come veniva chiaamata la giovane. La Procura dei minori di Caltanissetta ha intanto disposto il sequestro dei telefonini di 8 coetani, conoscenti e compagni di scuola di Larimar. I pm indagano per istigazione al suicidio: tra le ipotesi c’è quella che dietro al gesto della ragazza potrebbe stato esserci il timore che venissero diffuse sue foto intime. Dalle indagini inoltre è emerso che la coetanea che la mattina della morte aveva avuto con l’adolescente una violenta lite, avrebbe coinvolto nella discussione il suo ex ragazzino, accusato di aver avuto un rapporto con la 15enne qualche giorno prima. Il giovane avrebbe ammesso tutto sostenendo di essere stato ubriaco. Tutto davanti a decine di studenti. La legale della famiglia della quindicenne, l’avvocato Milena Ruffini, prosegue le indagini difensive e nei giorni scorsi ha chiesto ufficialmente un incontro alla preside della scuola delle due studentesse senza avere risposta. «Stiamo compiendo accertamenti su quanto acquisito, solo a quel punto decideremo se procedere con una denuncia», ha fatto sapere.

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