Si terrà domani 17 dicembre l’accertamento tecnico irripetibile su quel che resta dell’auto su cui viaggiava Ugo Vinci, 23 anni, il giovane studente in medicina, rimasto incastrato nel sedile posteriore e morto carbonizzato la sera del 9 ottobre scorso. L’incidente nella pista di servizio dell’autodromo di Pergusa.
Secondo gli investigatori potrebbe esserci l’eccessiva velocità all’origine dell’impatto che ha fatto prendere fuoco alla macchina senza che gli altri due passeggeri, anche loro molto giovani, riuscissero ad aiutare Ugo ad uscire dall’abitacolo.
Il ragazzo alla guida, difeso dall’avvocato Giovanni Palermo, è ora indagato per omicidio stradale e lesioni stradali colpose. Il pm Domenico Cattano ha incaricato, per le operazioni peritali, che riguarderanno anche il luogo dove è avvenuto l’incidente, l’ingegnere Girolamo Vitellaro. I genitori e lo zio di Ugo sono assistiti dagli avvocati Camillo e Santi Mastroianni, mentre l’altro passeggero, dall’avvocato Andrea Carnabuci del foro di Agrigento.
Caricamento commenti
Commenta la notizia