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"Sedici anni di violenze e solitudine", parla la donna picchiata dall'ex

La giovane, residente a Caltanissetta, ieri è stata ricoverata in una struttura a indirizzo segreto. Provata da un tumore, pesa adesso 45 chili per un’anoressia nervosa

«Quando decisi di separarmi, tre anni fa, dopo 16 anni di violenze fisiche psicologiche ed economiche, pensavo fosse la fine un incubo. Invece, tutto era appena cominciato». A parlare è Sara (il nome è di fantasia), la giovane donna originaria di Enna ma residente a Caltanissetta, vittima di violenza domestica che ieri è stata ricoverata in una struttura a indirizzo segreto. Sara è un fuscello, provata da un tumore e ora da un’anoressia nervosa che l’ha portata a pesare 45 chili.

«Non solo sono stata picchiata mentre facevo la chemioterapia, ma mio marito continuava a dirmi che ero brutta e grassa. Così ho preso a dimagrire», aggiunge. Sara, insieme al suo bambino di 8 anni è ora al sicuro in una casa rifugio. «Mi sono dovuta spostare per proteggere mio figlio mentre il mio ex marito, dopo 8 denunce, è libero di vivere dove vuole. Credo che questo non sia giusto e non capisco perché la procura, a fronte anche di una documentazione fotografica, non abbia mai preso un provvedimento che mi potesse mettere al sicuro. Vivo nella paura da anni, come mio figlio».

L’altro ragazzo, il maggiore, era affidato al padre e lo scorso anno si è laureato. «Non so dove ho trovato la forza - prosegue la donna - ma voglio dare un futuro migliore al mio bambino e per  questo ringrazio la struttura che mi ha accolta e spero di trovare un lavoro che mi renda libera».

Sulla giovane si è ora aperta una gara di solidarietà, dopo il suo ricovero al pronto soccorso, tre giorni fa. Primo tra tutti la Cna Enna, che con il patronato fa sapere di essere pronta a fare una donazione.

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