
Il gup del Tribunale di Caltanissetta ha emesso le sentenze di condanna, rito abbreviato, nei confronti di 5 persone accusate di fare parte della cosca satellite di Santapaola nel territorio di Regalbuto e arrestate assieme ad altre 8 persone nell’ambito dell’operazione Lua Mater del settembre 2024.
Per i magistrati della Dda di Caltanissetta gli arrestati sarebbero esponenti delle famiglie mafiose di Pietraperzia e Regalbuto, accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, favoreggiamento personale aggravato, detenzione e porto abusivo di armi comuni, clandestine e da guerra. Il presunto boss, Antonio Arcodia Pignarello, detto Toni, ha rimediato una condanna a 17 anni e 2 mesi, mentre il cugino Francesco Arcodia Pignarello dovrà scontare una pena di 5 anni con una multa da 6 mila euro, Giuseppe Cantarero è stato condannato a 4 anni e 4 mesi e 1600 euro di multa, 4 anni di carcere e 1000 euro di multa per Angelo e Giuseppe Rundo. Inoltre, i cugini Arcodia Pignarello sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici ed in stato di interdizione legale durante la pena, gli altri imputati sono stati, invece, interdetti dai pubblici uffici per 5 anni.
In un magazzino di un bar situato nella piazza centrale del paese era stato rinvenuto un arsenale con un kalashnikov, 3 fucili, 2 pistole semiautomatiche e 1 revolver, con rmunizioni, e 250 proiettili di diverso calibro.
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