PIAZZA ARMERINA. Potrebbero essere staccati dal pavimento con la tecnica dello «strappo» e portati in laboratorio per il restauro. I mosaici del Triclinium, la «stanza da pranzo» del sito Unesco, tra tessere saltate e pavimento pieno di rigonfiamenti, rimangono la pecora nera della Villa Romana del Casale. Le parti più danneggiate del pavimento musivo necessitano degli interventi più invasivi di restauro, tra cui lo strappo appunto. I mosaici della dimora romana, dopo il restauro e la nuova copertura in legno e rame costati 14 milioni di euro, godono di un buono stato di salute. Ma questo settore della Villa del III-IV secolo dopo Cristo, ormai suo malgrado diventato un pavimento musivo di serie B, attira su di se le perplessità di quanti, guide turistiche, associazioni culturali e turisti, si ritrovano con questo pezzo di sito Unesco rimasto tagliato fuori dai giochi. Anche perché la fruizione di questa zona della Villa è anche molto limitata, visto che ai turisti viene per ora impedito in via cautelativa il passaggio nelle passerelle. Inoltre si tratta di uno dei pochi ambienti nei quali è rimasta la vecchia copertura in plexiglass, ferro e plastica. Il problema sarebbe legato alla specificità di questo ambiente del sito Unesco. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA