PIAZZA ARMERINA. Il Borremans uscirà dallo "stato comatoso", come lo aveva definito il parroco della chiesa di San Giovanni. Arrivano i fondi del Ministero dell'Interno per salvare quella che viene definita la "Cappella Sistina di Sicilia", il ciclo di opere sulla volta e le pareti laterali attribuite al pittore fiammingo. Stanziati 70 mila euro per restaurare il "Trionfo di San Benedetto" e il "Martirio di San Placido", entrambi "fasciati" da bende ormai in parte scollate. Le due scene rischiavano di scomparire in modo irreversibile, per questo serviva un restauro conservativo urgentissimo, per evitare il distacco della pellicola pittorica o comunque la sua compromissione definitiva. "Un fatto importante, abbiamo portato avanti da tempo e finalmente vinto questa battaglia che ci consente di salvare i due pannelli più a rischio e più malati del grande ciclo di affreschi, devo ringraziare le istituzioni, il mondo dell'associazionismo e la stampa che hanno contribuito a mettere al centro il recupero di quest'opera", sottolinea il parroco don Antonio Scarcione, il quale con grande passione civile da anni bussa a tutte le porte per salvare l'opera del pittore fiammingo e più in generale i beni di maggiore valore culturale della chiesa, fino al punto di donare una parte della sua buona uscita, come ex dirigente scolastico in pensione, per il restauro della "Tela del Crocifisso" e di un "Pulpito" di pregio. Il finanziamento arriva dal Ministero che, attraverso il Fec, il Fondo Edifici Culto, gestito dalla Prefettura, è proprietario di San Giovanni.