ENNA. Clamorosa scoperta durante la perizia, in corso, sul presunto abbattimento della chiesetta Kamut, alle porte di Enna. Gli esperti hanno rinvenuto frammenti di reperti archeologici, che potrebbero risalire al periodo medievale e avere un fortissimo valore storico e archeologico. Si tratterebbe di oltre centocinquanta pezzetti di vasi e cocci di vari manufatti, che sarebbero già stati consegnati alla Sovrintendenza ai Beni culturali. L’area, va sottolineato, è tuttora sotto sequestro, da mesi, proprio per l’inchiesta della magistratura requirente ennese. Le attività di accertamento in corso, su cui lavora il consulente tecnico d’ufficio – l’ingegnere Alberto Fonte, incaricato dal sostituto procuratore Francesco Rio, che ha operato anche con l’ausilio di un’impresa edile leonfortese – hanno lo scopo di cristallizzare la zona del presunto abbattimento della chiesetta, che sarebbe avvenuto a novembre, nel corso di alcuni lavori edili al di sotto del viale Caterina Savoca. Ed è arrivato così, nel corso dei sopralluoghi, il rinvenimento di questi frammenti, a due passi dall’antica chiesetta. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE