TROINA. Si svolgerà sabato 19 novembre prossimo, a partire dalle ore 10.00 alla Cittadella dell’Oasi, il convegno “La comunità, la cultura, il territorio, le culture”, per presentare alla cittadinanza il progetto della realizzazione dell’Ecomuseo di Troina, redatto dal comitato promotore di cui fanno parte l’Azienda Speciale Silvo Pastorale, il circolo Ancipa di Legambiente, la sezione di Troina di SiciliAntica, l’azienda Agrima srl e la Pro Loco locale, con l’intento di realizzare uno strumento che favorisca un innovativo e virtuoso modello di sviluppo locale attraverso la conservazione, la gestione e l’accrescimento del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico. L’evento, organizzato dal Comune, nasce dall’intento di stipulare con la cittadinanza un vero e proprio “patto” che, partendo dalla condivisione del progetto di Ecomuseo, coinvolga l’intera comunità a prendersi cura del territorio e a realizzare un’ipotesi di sviluppo sostenibile e originale. Un’idea che prende spunto dal ritrovamento di resti e reperti archeologici della fattoria preistorica in contrada Scalvi, rinvenuti durante una campagna di scavi condotta dagli archeologi dell’Università di Cambridge nei pressi di una villa del ‘700, attualmente di proprietà della società agricola “Agrima” del gruppo Oasi Maria Santissima, attorno cui sarà costruito un binomio storia – agricoltura, con tutte le implicazioni che ne scaturiscono sul versante culturale e turistico. Coordinatore interno del progetto del comitato promotore dell’Ecomuseo di Troina è Fabio Salinaro di SiciliAntica, che si occupa di curare i rapporti con le scuole e le associazioni locali, mentre i contatti esterni con le istituzioni e le università, sono gestiti dall’onorevole Franco Piro. L’obiettivo, attraverso il coinvolgimento di scuole, studenti, anziani e emigrati, è infatti proprio quello di istituire un archivio permanente e sempre aggiornabile di persone e luoghi del territorio e, attraverso il nesso storia-agricoltura-alimentazione, promuovere nuove forme di economia locale quali la sperimentazione della filiera corta e sostenibile che combinino biodiversità in agricoltura, nuove produzioni alimentari, prodotti naturali e cibi della tradizione locale, educazione alimentare, turismo e nuove forme di integrazione sociale. "Si tratta di un grande progetto per il rilancio del nostro territorio – ha spiegato il sindaco Fabio Venezia - , che coinvolgerà l'intera comunità e tutti gli attori economici, sociali e culturali della stessa. La stratificazione archeologica del territorio, la tradizione agricola millenaria e la presenza dei nostri boschi, saranno i tratti distintivi dell'Ecomuseo troinese". I lavori si apriranno alle ore 10.00 nella Sala Lazzati con il saluto istituzionale del primo cittadino, cui faranno seguito la presentazione del progetto dell’Ecomuseo a cura di Valentina Carrubba di Legambiente e di Stefania Amata di SiciliAntica e gli interventi di Giuseppe Reina su “Inquadramento degli Ecomusei”, di Fausto Carmelo Nigrelli su “Ecomuseo e territorio” e del presidente dell’Associazione “Simenza” Giuseppe Li Rosi su “Agricoltura e biodiversità”. Spazio anche alla direttrice del Sistema Ecomuseale di Argenta (Ferrara) Melina Baldi e al responsabile dell’Ecomuseo Valle dello Jato Natale Giordano, che testimonieranno la propria esperienza, prima di dare avvio al dibattito pubblico. A partire dalle ore 15.00 del pomeriggio ci trasferirà invece nella “Sala Cacciaguerra”, sempre alla Cittadella dell’Oasi, dove proseguirà il dibattito con i componenti del comitato tecnico-scientifico dell’Ecomuseo, di cui fanno parte diversi docenti, universitari e professionisti e si aprirà la tavola rotonda sulla legislazione degli ecomusei in Sicilia e in Italia. Prevista la presenza dell’onorevole Concetta Raia, prima firmataria del decreto di legge sugli ecomusei.