CENTURIPE. Recuperare un vaso centuripino policromo del II secolo avanti Cristo esposto, per il momento, al museo «Allan Pierson» di Amsterdam. È l’obiettivo che si prefigge l’associazione «Siciliantica», in virtù di una foto che avrebbe immortalato il vaso a Centuripe nel 1979.
Quindi, ben oltre il limite del 1939, anno nel quale venne emanata la legge sull’esportazione dei beni archeologici e che, di fatto, funge da spartiacque tra ciò che non è più possibile recuperare e ciò che, invece, con tanto di documentazione, può ritornare a Centuripe, piccolo centro dell’Ennese nel quale il mercato archeologico è sempre stato fiorente.
Buona parte dell’econo - mia centuripina, infatti, si è basata per secoli proprio sull’archeologia tra pezzi originali, clandestini, trafficanti e falsari. A «scoprire» il vaso centuripino nel museo olandese è stato Giuseppe Biondi, consigliere regionale di Siciliantica. Da appassionato di archeologica ha realizzato un sito Internet nel quale ha catalogato tutti i pezzi originari di Centuripe presenti nel vari musei del mondo.
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