Approvato il nuovo statuto del Parco di Floristella-Grottacalda, finisce l'era dei commissariamenti
La giunta regionale ha approvato, mercoledì 1 luglio, il nuovo Statuto del Parco Minerario di Floristella- Grottacalda, in provincia di Enna. Parte, così, un nuovo periodo nella gestione del Parco archeologico che, nelle scorse settimane, è stato oggetto di un grave e vile atto vandalico perpetrato ai danni di palazzo Pennisi dove sono stati distrutti alcuni pannelli esplicativi, una parte della mostra fotografica permanente sui minatori delle zolfare e un plastico realizzato dagli stessi minatori riproducente il pozzo numero 1, il primo pozzo verticale con la torre in muratura. Il Parco Minerario di Floristella è la più completa e alta testimonianza della Sicilia dello Zolfo e della trasformazione dei feudi agricoli in aree estrattive ed industriali con una valenza storico-culturale ineguagliabile. Il nuovo statuto prevede un Consiglio di amministrazione agile costituito dal Presidente e da due consiglieri, uno nominato dall’assessore dei Beni Culturali ed uno espressione dei comuni dell’area in cui ricade il Parco con il Libero Consorzio. “Con l’approvazione del nuovo statuto – dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – il Governo si appresta a porre fine a vent’anni di commissariamenti e gestione precaria che hanno, di fatto, paralizzato ogni possibilità di valorizzazione e sviluppo del prezioso sito e dell’area circostante. Il Parco Archeologico Minerario di Floristella, infatti, non solo costituisce una importante testimonianza di archeologia industriale e di storia della Sicilia ma, per la felice coniugazione di natura e cultura, rappresenta un unicum a livello internazionale grazie anche al riconoscimento Unesco Global Geopark all’interno del sito Rocca di Cerere. La compiuta definizione del Museo Regionale geominerario all’interno di palazzo Pennisi aggiunge, infine, la tessera mancante alla dotazione culturale e identitaria siciliana. È una giornata molto importante per la Sicilia tutta – sottolinea l’Assessore Samonà - perché rappresenta il punto di ripartenza nella politica di recupero, valorizzazione e rilancio economico che parte proprio dal territorio”. Istituito dalla Regione nel 1991, il Parco Archeologico Minerario di Floristella è un vero e proprio museo all’aperto la cui attività estrattiva dello zolfo è documentata dalla fine del 1700 al 1986. È stata proprio la farraginosità dello statuto che ha reso sin dall’inizio impossibile la gestione, con il nuovo statuto il Parco si avvia ad una svolta.