ENNA. Il blocco dei lavori pubblici, presente sul territorio da una decina d’anni a questa parte, ha di fatto ridotto se non bloccato del tutto la realizzazione di case popolari. E così l’emergenza abitativa, principalmente per le fasce più deboli della popolazione, si fa sentire forte. Il Comune con mezzi propri non ha la possibilità di dare risposte soddisfacenti alle continue e aumentate richieste. Non potendo costruire, l’amministrazione si è messa alla ricerca di una ventina di alloggi da assegnare a soggetti che si trovino in stato di necessità. Un percorso tortuoso perché di soldi ce ne sono pochi e quindi bisogna mettere in moto idee. Al Comune hanno pensato bene di varare questa idea e cammin facendo tentare di coinvolgere associazioni ed istituzioni. L’obiettivo è quello di attivare collaborazioni con club service, confraternite o altre associazioni che al proprio interno potrebbero attivare flussi economici per la partecipazione al canone di affitto. «In questo modo - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Nasonte - avremo la possibilità di offrire qualche alloggio in più, rivitalizzare vecchie abitazioni e continuare a spingere un’edilizia che è in crisi da tempo». Per avviare questo percorso dentro Palazzo di città si starebbe valutando anche la possibilità di stornare la cifra rimasta inutilizzata nel bando che prevedeva un aiuto per il pagamento del canone di locazione. Su questa possibilità offerta la risposta è stata blanda con poche richieste. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA