CALTANISSETTA. Tre sentenze della Corte d'Appello di Caltanissetta fanno decollare, vertiginosamente, il prezzo degli espropri dei primi anni Duemila. Un salasso da 800 mila euro che però non dovrebbe gravare sulle già deficitarie casse del Comune, benché sia stato costretto ad anticipare la cifra: l'ente ha presentato il conto alle società e cooperative che hanno realizzato nel comparto, grazie alla lottizzazione e agli espropri del 2001, più di duecento appartamenti e alloggi, alcuni dei quali popolari. Dovranno pagare loro. È una delle primissime delibere della nuova giunta del sindaco Francesco Sinatra, che prende atto dell'esito delle vertenze giudiziarie con cui tre vecchi proprietari delle terre espropriate (per consentire la realizzazione di cinque lotti del comparto), hanno ottenuto indennità ben più importanti rispetto a quanto stabilito all'inizio. In certi casi le cifre sono superiori addirittura del doppio. Le sentenze fanno aumentare tutte le indennità: in un caso si passa da 98 mila a 154 mila euro e negli altri, rispettivamente, da 127 mila a 216 mila, da 90 mila a 319 mila, da 53 mila a 108 mila, da 126 mila a 349 mila euro. E sulle differenze, va specificato, vengono applicati ulteriori interessi, per un calcolo finale di 823.415 euro. La fonte del diritto di presentare il conto alle cooperative, secondo quanto si legge nella delibera, sarebbe nelle convenzioni stesse stipulate con le società, dove sta scritto, in un comma dell'articolo 4: "Il corrispettivo del diritto di superficie stabilito nella presente convenzione è suscettibile di conguaglio". ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA