ENNA. Anche la Direzione provinciale del Tesoro va via da Enna. Dal primo febbraio 2015 l'Ufficio verrà accorpato a Caltanissetta. Una ventina di posti di lavoro che volano via. I dipendenti della Direzione per non seguire l'Ufficio cercano il trasferimento in altri uffici statali per il momento presenti in città. Ma è quasi un terno al lotto perché il numero delle strutture statali si assottiglia di giorno in giorno. Non è possibile, per esempio, trovare spazio negli uffici dell'ex Provveditorato agli studi perché di fatto anche lì tira aria di coprifuoco. Nessuno lo dice e nessuno lo scrive, ma corre voce che tali uffici rimarranno ad Enna ancora per un anno o due e poi via l'accorpamento con Caltanissetta. E se il disegno di legge recentemente presentato in Senato diventasse realtà a finire sotto la tagliola della spending review nazionale ci potrebbe stare anche il Tribunale. Infatti il ddl indica una Corte di appello per regione. Stando così le cose la Corte di appello di Caltanissetta verrebbe immediatamente chiusa e per il Tribunale di Enna sarebbe davvero difficile continuare l'attività. Detto anche che per la Prefettura il governo nazionale prevede la chiusura per il 2016 è facile supporre che tutti i comandi provinciali delle Forze dell'ordine verranno soppressi subito dopo. Fin qui lo Stato che ormai da decenni manda chiari messaggi di smobilitazione sul territorio. Messaggi che la classe politica locale non ha mai voluto comprendere ed ha giocato sulla difensiva. Ma si sa, batti e ribatti, se giochi solo in difesa un goal lo prendi sempre e così è stato. Il governo nazionale ha di fatto abbandonato il territorio di Enna. Ma lo sta facendo anche la Regione. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA