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Differenziata a Piazza Armerina, tre impianti per smaltirla

Il Comune conferirà la frazione organica ai siti di compostaggio di Ramacca e Dittaino. Emergenza per i sacchi lasciati in strada. Cimino: «Il sistema non funziona»

PIAZZA ARMERINA. Via libera agli accordi del Comune con tre impianti di compostaggio per il conferimento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata. Ma proprio sul fronte della raccolta la commissione Sanità e la commissione Bilancio ieri mattina, nel corso di una seduta straordinaria congiunta, hanno fatto il punto sui tanti cumuli di rifiuti disseminati per il centro urbano, in violazione del nuovo sistema di raccolta. La differenziata va avanti, ma i problemi sul tappeto dal punto di vista igienico-sanitario sono enormi, soprattutto se si considera che Piazza è una città turistica. Il dirigente del settore Politiche ambientali, Mauro Mirci, è stato autorizzato con delibera della giunta a stipulare gli accordi con tre siti di compostaggio per lo scarico della frazione organica.

Si tratta degli impianti di Kalat e Ofelia Ambiente di Ramacca, e di quello di Dittaino di EnnaEuno Spa. Accordi che prevedono costi tra i 75 e gli 85 euro a tonnellata per il conferimento dei rifiuti organici cittadini. L'amministrazione ha deciso di stipulare intese con diversi impianti per non interrompere la raccolta dell'organico compostabile nel caso dello stato di fermo improvviso di un impianto, ma anche per far fronte ad eventuali produzioni di frazione organica quantità superiori a quelle gestibili da un singolo impianto. Il Comune e la Tekra, il gestore della raccolta dei rifiuti in città, potranno decidere di volta in volta se scaricare nell'uno o nell'altro impianto di compostaggio, in base a necessità contingenti.

 

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