ENNA. Un modello di concertazione tutto made in Enna che ha consentito di superare con successo il momento difficile e di guardare con ottimismo al futuro. È quello applicato al panificio Valdittaino nell'omonima area industriale. Una esperienza quella avviata in una delle più importanti aziende agroalimentari ennesi nata nel 1979 attualmente con 42 dipendenti, che produce pane industriale esportato in tutta Italia ed all'estero, con il suo fiore all'occhiello la «Pagnotta del Dittaino Dop», che potrebbe divenire pilota per tutto il territorio consentendo ad imprese di rilanciarsi sul mercato, salvando posti di lavoro anziché utilizzare metodi drastici da «macelleria sociale». L'azienda nel 2013 a causa della congiuntura economica che ne aveva ridotto i volumi di affari, ha attraversato un periodo difficile che metteva a rischio 10 posti di lavoro, in pratica il 25 per cento degli occupati. Il primo importante passo fatto l'accordo tra l'azienda rappresentata dal presidente Nino Grippaldi con i segretari provinciali dell'Agroalimentare di Cgil, Nunzio Scornavacche Cisl Massimo Bubbo e Uil Enzo Savarino e Paolo Campisi per l'applicazione per tutto il 2014 dei contratti di solidarietà ovvero lavorare meno e lavorare tutti. Una scelta etica quella dei lavoratori di guadagnare meno pur di salvare tutti i posti di lavoro. Ma il provvedimento ha consentito all'azienda di riorganizzarsi e grazie anche all'adesione al Consorzio Siciliano Agroalimentare che vede insieme undici aziende siciliane tra le più importanti del comparto agroalimentare di guardare con ottimismo a nuovi mercati internazionali e quindi a prospettive non solo di rilancio ma anche di crescita. Dallo scorso 1 gennaio i lavoratori sono ritornati a lavorare a tempo pieno e grazie ad un accordo di secondo livello alle maestranze si consentirà loro nell'arco dei prossimi 24 mesi, attraverso incentivi e premi di produzione di poter recuperare quello perso in termini economici nel periodo di attività con i contratti di solidarietà. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI