ENNA. Un forte intervento pubblico in direzione delle costruzioni. È quanto chiede come «ricetta anticrisi», il segretario provinciale dei lavoratori edili Alfredo Schillirò. «Più volte abbiamo denunciato i problemi dell'occupazione in edilizia - afferma - e la grave crisi in cui versa l'intero settore che invece nei momenti di crisi dovrebbe svolgere un ruolo di traino per l'intera economia». E la Cgil con il piano del lavoro 2013 ha sempre ribadito che la soluzione della crisi si trova partendo da un massiccio intervento pubblico nel settore delle costruzioni.
«A nostro parere - aggiunge Alfredo Schilirò ci appare fondamentale per una buona politica dell'occupazione perché l'impatto sulla creazione dei posti di lavoro è diretto. I programmi pubblici appaiano interessanti perché possono favorire la produzione e la fruizione di beni pubblici di cui vi è carenza creando un modello di sviluppo in cui tali beni abbiano un rilievo maggiore, nel sistema economico del libero mercato. E la casa è l'elemento cardine per una famiglia e intervenire in materia di edilizia residenziale ha il duplice obbiettivo di dare una casa a chi non la possiede e creare occupazione per i lavoratori dell'edilizia». Secondo i dati forniti da Schillirò, il patrimonio edilizio in provincia ammonta a circa 2500 alloggi principalmente di proprietà dello Iacp, seguite da quelli comunali e, minoritariamente da Regione e Stato. Un patrimonio datato, in buona parte in stato di degrado e le più recenti abitazioni hanno non meno di vent'anni abitate soprattutto da anziani e pensionati di fascia di reddito medio basso. "E' indispensabile innescare un circuito virtuoso di manutenzione e riqualificazione dell'intero patrimonio - continua - la nostra provincia non ha bisogno di nuove case e di consumare altro territorio ma di riqualificare e rilanciare l'esistente».
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