ENNA. Ente committente, azienda uscente e quella subentrante giocano al rimpallo delle responsabilità, anche davanti al Prefetto. E l’unica certezza, ad oggi, è che dal primo luglio 24 lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro. Succede nel comparto della Sanità dove, ad oggi, 24 dipendenti della Siram - azienda che ha in gestione il global service per conto dell’Asp dei 4 nosocomi in provincia, Umberto I di Enna, Ferro Capra Branciforti di Leonforte, Basilotta di Nicosia e Chiello di Piazza Armerina più le altre strutture sanitarie, a cui non è stata rinnovata la commessa - non sanno quale sarà il loro destino. Tutto questo, nonostante esista un protocollo sottoscritto negli anni passati dall’Asp davanti alla Prefettura, con cui si impegnava a invitare l’azienda subentrante ad assumere il personale della ditta che lasciava il servizio. A quanto pare, però, questo non è nelle intenzioni della Cofely, azienda che, appunto, subentrerà alla Siram. O almeno è quanto si è compreso giovedì scorso, in un incontro in Prefettura convocato dal prefetto Fernando Guida, alla presenza dei rappresentanti di Siram, Cofely, Asp, e di Cgil e Uil.