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Più universitari, ma meno affitti a Enna: i fuorisede sono «mordi e fuggi»

Si sono acutizzate le cessazioni anticipate dal contratto, aperto uno sportello informativo per i proprietari

ENNA. Sempre meno universitari, nonostante la crescita costante del numero di iscritti della Kore, scelgono di prendere casa a Enna. È questo, in sintesi, l'allarme lanciato dall'Uppi, l'unione dei piccoli proprietari, e dal suo presidente Luigi Scavuzzo. Un allarme che desta preoccupazione, soprattutto perché i locatari sono soprattutto persone che hanno acquistato casa, a Enna bassa o nel centro, grazie ai sacrifici di una vita; e che oggi hanno difficoltà a piazzare stanze singole, doppie o monolocali.

«È partita in sordina quest'anno la contrattazione fra proprietari e studenti per gli alloggi universitari - afferma Scavuzzo -. Sarà l'effetto della crisi, dei test di ingresso o dell'aumento dell'offerta? È un fenomeno che dovremo studiare nei prossimi mesi, nonostante la continua crescita del numero degli iscritti pare che la ricerca di un alloggio viva un momento di stasi». Ma non è il solo fenomeno che preoccupa i proprietari, perché cresce pure il numero di studenti che ama cambiare casa dopo un anno. «Si sono acutizzati i fenomeni di cessazione anticipata dal contratto da parte degli studenti - prosegue il presidente dell'Uppi - che ormai sistematicamente, tre mesi prima della scadenza del contratto, lasciano gli alloggi parlando di «gravi motivi». È un problema pure questo, perché costringe i proprietari a un ricambio continuo, che a volte rappresenta un'incognita».

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