ENNA. A rischio gli stipendi di novembre dicembre e tredicesima e i dipendenti della Camera di commercio scrivono una lettera aperta a tutte le istituzioni interessare per fare conoscere la loro pesante situazione creatasi. Nella sede di Enna che ormai è stata di fatto accorpata secondo quanto prevede una legge nazionale, con quella di Palermo ci sono 15 dipendenti di ruolo, il direttore e 9 dipendenti precari.
«Vogliamo segnalare il bel regalo ricevuto dalla nostra pubblica amministrazione – commenta la lettera redatta dai dipendenti - niente stipendio di novembre, di dicembre nè tredicesima. E così anche per il personale in pensione che in Sicilia è pagato gravando sui bilanci delle Camere di Commercio nelle quali ha prestato la propria attività lavorativa. La lettera precisa con un pizzico di amara ironia., che il “caro” Premier Renzi – c'è scritto - si è svegliato ed ha deciso di decurtare del 35% il diritto annuale pagato dalle aziende iscritte al registro camerale con il quale, principalmente, le Camere di Commercio si alimentano a fronte dei servizi erogati alle imprese. Il risparmio per ogni singola impresa individuale è di circa 50 euro annui, i disservizi cui va incontro si possono immaginare. Ma una politica miope doveva dare un segnale alle imprese».
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