Enna

Sabato 23 Novembre 2024

Enna, ultima chiamata per il bike sharing

ENNA. Come rimediare ad un flop di quasi mezzo milione di euro? Se lo è domandato l'assessore all'Urbanistica Giovanni Contino quando, negli uffici di palazzo di città, ha preso in mano il carpettone con l'ormai famoso programma Bike sharing: «Velò Enna, una bici per l'ambiente». Per un costo di 480 mila euro, finanziato per la gran parte dal ministero dell'Ambiente, dovevano essere in servizio in città, ormai da quasi un anno e mezzo, 35 biciclette elettriche a pedalata assistita. Partners del Comune, l'università Kore, l'ex Provincia e l'Ersu. Collaudate biciclette ed impianti nella piazza antistante il Castello di Lombardia nell'aprile del 2014, tutto si è bloccato. Mai un ennese ha visto sfilare o ha potuto utilizzare una bicicletta elettrica in città. Il motivo è legato al fatto che a questo progetto ci hanno creduto con fermezza solo alcuni amministratori comunali e nessun altro. Essendo il programma quasi interamente finanziato dal ministero dell'Ambiente i partners si sono «ingolositi». Hanno pensato di mettere le mani su mezzo milione di euro cavando dalle tasche poche migliaia. Un servizio quasi a costo zero. Ma non è stato così. L'imprenditoria privata ha scartato sempre l'idea di una gestione dell'impianto come aveva tentato di fare il Comune con ben tre bandi tutti andati regolarmente deserti. Adesso Contino tenta di salvare il salvabile: «Ne ho parlato con la Sais per affidare a loro la gestione almeno per un periodo di prova di tre o quattro mesi. Da parte del vertice dell'azienda di trasporti è stata manifestata una certa disponibilità». Insomma, parliamone ma a primavera. L'assessore comprende perché la gestione dell'impianto attira poco l'imprenditoria locale: «Mi pare che ci siano costi di gestione non indifferenti a fronte di incassi tutti da verificare. Basti dire che si può prendere una bicicletta a noleggio ad Enna alta e lasciarla nella parte bassa della città. Chi gestisce deve organizzare anche questi spostamenti senza considerare gli oneri di manutenzione».

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