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Nissoria, un patto con la Russia per il turismo

L’obiettivo è quello di avviare nuovi scambi commerciali ed esportazioni di prodotti agricoli, provenienti dal cuore della Sicilia

ENNA. Il “caso Nissoria”, che da qualche anno è divenuta meta di flussi turistici dalla Russia, è all’esame del consolato russo. E potrebbe essere il volano per nuovi scambi commerciali ed esportazioni di prodotti, provenienti dal cuore della Sicilia, alla volta del Caucaso, quando sarà revocato l’embargo inflitto dalle Nazioni Unite al Paese del presidente Putin. Se n’è parlato nel corso della prima visita in città del console generale russo in Sicilia, Mikahil Kolombet.

Il diplomatico è stato ricevuto informalmente al Comune dal sindaco Armando Glorioso e ha fatto un giro della città assieme a lui e al presidente del consiglio comunale Rosario Patti. «Si è discusso del fatto che la Russia potrebbe rappresentare uno sbocco per i nostri prodotti agricoli – sottolinea il sindaco Glorioso – e sto lavorando a un corso di formazione per insegnare a parlare russo, perché, oltre che per il turismo, la Russia può essere una valida idea per le nostre esportazioni». La visita del Console, dunque, rientra nell’ambito degli scambi avviati per favorire flussi turistici, in parte già cominciati, dei russi in Sicilia.

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