ENNA. Sono 5 milioni di euro, quelli che da domani piuttosto che essere impiegati per garantire il diritto allo studio degli studenti dell’Università Kore potrebbero tornare indietro alla Regione perché inutilizzabili. A dare l’allarme i rappresentanti degli studenti che siedono nel Cda dell’Ersu: «Questo è forse l'inizio della fine del diritto allo studio a Enna – commentano - in questo anno di attività ci siamo impegnati affinché venissero garantiti tutti i servizi e benefici agli studenti Kore, cosa spesso non facile visto i problemi che affliggono l'ente ma adesso che manca anche il numero legale non potremmo più deliberare un atto o fare un bando». L’Ersu di Enna, cosi come gli altri enti siciliani, versa da anni in condizione di precarietà perché privati delle figure di governo ma adesso, dopo le recenti dimissioni di un consigliere, la situazione si aggrava. «Le responsabilità – dicono a chiare lettere - sono soprattutto politiche, attendiamo da anni che la regione nomini i 3 componenti regionali che dovrebbero far parte del Cda dell'Ersu, che nomini un Direttore che abbia la possibilità di coordinare gli uffici che in questo momento riversano nell'anarchia più assoluta, dove la chiarezza su atti ha lasciato il posto all'indifferenza, ma soprattutto che nomini un Presidente».