ENNA. Tre consiglieri del Pd hanno presentato al sindaco Maurizio Dipietro un ordine del giorno da discutere a Sala d'Euno che se approvato impegnerà l'amministrazione ad aprire in città un Ecomuseo. Infatti l'amministrazione comunale ha strombazzato, nelle scorse settimane, con una certa enfasi l'inaugurazione dell'Ecomuseo situato nella ex barberia della traversa di palazzo Chiaramonte.
Se già esiste in città un Ecomuseo che motivo c'è di proporre un ordine del giorno per chiederne l'apertura di un altro? Alla domanda risponde Stefano Rizzo, presidente della seconda commissione e primo firmatario dell'odg insieme al capogruppo Salvatore Cappa e al consigliere Giuseppe Savoca: «Abbiamo presentato questo atto perchè non esiste un Ecomuseo e siccome riteniamo che la nostra storia e la nostra cultura sono un substrato fertilissimo per dare vita ad una tale struttura crediamo che il Comune si possa impegnare in tal senso». Ma solo pochi giorni fa l'Ecomuseo ennese è stato inaugurato alla presenza dell'assessore alle Attività produttive Paolo Di Venti e del presidente della Pro Loco Proserpina Gioia Pugliese, associazione che gestisce la struttura? «Credo che l'amministrazione insieme ad altri soggetti non hanno le idee chiare riguardo l'Ecomuseo.
Loro hanno inaugurato una esposizione di arte contadina, nient'altro. Se poi l'hanno voluta chiamare Ecomuseo se ne assumono tutte le responsabilità. Ma ad Enna non esiste una tale struttura come disciplinata dalla legge regionale». Rizzo e gli altri due consiglieri comunali i piddini Cappa e Savoca nel loro atto ispettivo lo hanno scritto a chiare lettere, l'Ecomuseo «va istituito ai sensi della L.R. 16 del 2014, avviando un percorso di collaborazione con tutte le associazioni culturali e ambientali del territorio».
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