ENNA. Imbarazzo e preoccupazione dentro palazzo di città per circa due milioni di euro, riferiti all' anticipo sulla gestione dei rifiuti, che il Comune difficilmente potrà recuperare. Si tratta delle ormai famosissime bollette Tarsu 2009-2010 che gli Uffici tributari hanno inviato a circa 7 mila cittadini che risultano non avere pagato. Il problema sta nella previsione legislativa che individua la scadenza del triennio dopo il periodo d' imposta per il pagamento. Quindi bollette prescritte. Gli uffici hanno cercato di superare l' ostacolo prescrizione proponendo un accertamento che è previsto nel regolamento comunale ma non lo sarebbe invece nella legge che indica invece tale passaggio solo per omessa denuncia oppure per denuncia infedele. Non invece per mancato pagamento. Tra l' altro il Comune l' avviso di accertamento lo aveva già inviato con la notifica delle bollette originarie. E c' è anche da sottolineare che per le notifiche odierne il Comune avrebbe speso circa cento mila euro. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE