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Truffe, così la mafia infetta i campi dell’Ennese

Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura indicano le priorità per bonificare il territorio dall’inquinamento delle cosche

ENNA. Un dato più basso rispetto alla media regionale ma il doppio di quello nazionale. E' l'indice di organizzazione criminale nel comparto dell'agricoltura della provincia di Enna nell'ambito del Rapporto sulle Agromafie presentato mercoledì scorso da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare, che vede l'isola ai primi posti tra le regioni italiane con un elevato indice di organizzazione criminale.

L'indice che prende in esame 29 indicatori rappresenta la diffusione e l'intensità, in una data provincia, del fenomeno dell'associazione criminale, in considerazione delle caratteristiche intrinseche alla provincia stessa e di conseguenza sia di eventi criminali denunciati sia di fattori economici e sociali.

E la provincia di Enna secondo questo dato che assume valori da 0 a 100, vede la provincia di Enna con 48,4 al diciottesimo posto nazionale ed al quinto regionale. La media italiana è di 29,1, mentre quella regionale è di 55,7. Quindi una provincia che se non è "malata terminale" nello stesso tempo non scoppia di salute.

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