ENNA. «In Sicilia lavora solo il 42 per cento dei cittadini fra i 20 e i 64 anni. Un dato che segna trenta punti percentuali in meno rispetto a Bolzano». A preoccupare è soprattutto il tasso di disoccupazione di lunga durata, molto alto: «I licenziati rimangono senza lavoro per oltre 12 mesi».
Ancora più negativi sono i dati registrati nell’Ennese: «In provincia il tasso di occupazione scende sotto il 35 per cento e fa precipitare il territorio nell’ultimo gradino nazionale e in fondo alla classifica rispetto l’Europa». Giuseppe Regalbuto, presidente della commissione affari europei dell’Urps (Unione regionale delle province) e uomo di punta della nuova Forza Italia, è preoccupato per l’incidenza della disoccupazione nell’Isola e nell’Ennese.
Regalbuto rileva in Sicilia una «scarsissima occupazione femminile con appena il 29,6 per cento delle donne che lavorano tra i 20 e i 64 anni». Questo dato si abbassa ancora sotto «il 25 per cento per la provincia di Enna».
E come se non bastasse al disarmante problema generalizzato della disoccupazione «si aggiunge anche la piaga dei precari nel pubblico impiego». «In Sicilia se ne contano circa 24 mila: 18.550 negli Enti locali, 5.800 Asu e 2.200 nelle Asp».
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