ENNA. I dipendenti della Camera di commercio, da 2 mesi senza stipendio e senza pensioni, hanno proclamato lo stato di agitazione. «Il taglio operato da Renzi già dal 2015 al diritto annuale ha provocato il nostro dissesto finanziario in quanto è la nostra unica fonte di finanziamento - dicono i dipendenti che da 5 mesi vivono nell'incertezza dello stipendio -. Le Camere di Commercio non ricevono fondi statali o regionali ma vivono di diritto annuo e diritti di segreteria per i servizi resi. In più, problema sconosciuto da chi legifera, le Camere siciliane pagano anche i loro pensionati che non gravano nè su Inps nè sul fondo della Regione siciliana». «Siamo senza stipendio e chiediamo a Unioncamere nazionale di intervenire con il Fondo perequativo delle Camere del 2015. Non si capisce per quali giochetti Renzi, appena insediatosi, abbia deciso di distruggere una delle poche pubbliche amministrazione altamente telematizzatra e i cui Registri delle imprese - spiegano i dipendenti - sono un modello da copiare per gli altri Stati europei. Anche noi che siamo una piccola Camera abbiamo messo in campo diverse iniziative a sostegno delle imprese specialmente attraverso i Confidi finanziati proprio dalle Camere».