NICOSIA. I precari comunali in stato di agitazione contro le recenti decisioni della Regione che li taglia fuori. A scricchiolare, dicono, è il loro futuro. Si tratta di 50 dipendenti, contrattisti, a tempo determinato in servizio da almeno un ventennio al Comune di Nicosia. Fanno di tutto e nella stragrande maggioranza dei casi reggono gli uffici dove, ormai da anni, il personale che va in pensione non viene reintegrato. Dal 2001, poi nel 2002 e quindi nel 2007, sono stati contrattualizzati, con un contratto che dopo tre anni, a norma di legge, prevedeva la stabilizzazione. Ma per loro la stabilizzazione è sempre sfumata, e adesso che la Regione con la Finanziaria, taglia i fondi per continuare a pagarli il loro futuro diventa sempre più incerto. «Ci sfruttano da 20 anni- dicono i lavoratori riuniti in assemblea sindacale - e adesso rischiamo di rimanere in mezzo ad una strada». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI ENNA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE