LEONFORTE. «Il novanta per cento della nostra produzione viene esportata. Ma quest' anno non possiamo andare fuori dall' Italia perché non riusciamo a fare fronte alle richieste. Speriamo anzi di riuscire a coprire tutte quelle che provengono dal nostro Paese».
Carmelo Salamone, presidente del Consorzio di tutela della pesca tardiva, o "settembrina", è chiaro: il frutto tipico per antonomasia di Leonforte, prodotto con il marchio "Igp", quest' anno ha delle richieste record, e così, nonostante una produzione di 400 tonnellate, non sarà possibile esportare fuori dal Paese.
Salamone ne parla a due giorni dalla trentacinquesima edizione della Sagra della pesca, un evento -cult per i leonfortesi, che per l' occasione organizzano anche una serie di iniziative parallele, tra cultura, arte e spettacolo.
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