ENNA. La crisi delle costruzioni si consolida, l'edilizia continua ad arrancare e il 2016, sarà ancora, un anno di occasioni perse. A pensarla così è Vincenzo Pirrone, presidente di Ance Enna, secondo il quale «l'handicap più grande è l' inadeguatezza della burocrazia». I dati congiunturali del primo semestre 2016, pubblicati dall' Ance, confermano una tendenza verso il basso che si protrae dal 2008 e che ha già causato, nell'ennese, la scomparsa di 2 mila occupati e di oltre 330 imprese, per lo più piccole imprese artigianali. «Auspicavamo, ottimisticamente, che il 2016 potesse essere l' anno della ripresa degli investimenti pubblici e quindi privati. Non è stato così, anzi - spiega Pirrone - il 2016 è stato l' anno delle occasioni mancate. Le imprese scomparse sono un indicatore che dovrebbe preoccupare i nostri amministratori. Sono per lo più imprese che dichiaravano meno di 5 dipendenti e spesso a carattere familiare. Il risultato è che oltre 2 mila lavoratori hanno perso l' occupazione e sono stati costretti ad emigrare o sono costretti a fare piccoli lavori in nero a prezzi stracciati». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE