Arriva l’ok per la nuova rete ospedaliera firmata Razza. Come cambia la sanità ennese? Assegnati all’Asp di Enna un totale di 539 posti letto, 107 in più rispetto al passato. Nel bacino Agrigento-Caltanissetta-Enna, l’Umberto Primo rimane Dea di primo livello, l’assessore Razza ha precisato che il governo ha scelto di non chiudere i piccoli presidi di provincia dunque rimangono presidi di base il Basilotta di Nicosia ed il Chiello di Piazza Armerina mentre il Ferro Capra Branciforte di Leonforte rimane classificato come «presidio di zona disagiata», dunque, almeno nel medio periodo, è prevista una tutela delle piccole strutture ospedaliere.
I dati salienti sono che ad Enna, l’unica provincia siciliana a non possederla, avrà sul territorio due Emodinamiche, la prima con realizzazione immediata all’Umberto Primo dove esiste già una realtà consolidata di Cardiologia interventistica che aprirà il passo a Nicosia, che diventa il secondo centro.
Altra notizia rilevante per il Basilotta è che il nosocomio manterrà il Punto nascita.
L'articolo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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