Chiuso per due anni e mezzo per motivi di sicurezza il castello di Sperlinga, nell'Ennese, potrà presto riaprire. Nel 2005, infatti, una grossa lamina di roccia precipitò durante la notte in prossimità dell'ingresso del castello. Dieci anni dopo un altro crollo di grosse dimensioni, anche questo, per fortuna, senza spiacevoli conseguenze, costrinse l'amministrazione comunale a chiudere il monumento medievale fino a quando, con un intervento della Protezione civile, non furono ripristinate le necessarie condizioni di sicurezza.
Adesso, però, la rupe sulla quale si erge il castello di Sperlinga, centro dell'Ennese, potrà finalmente essere consolidata in ogni sua parte scongiurando il pericolo di nuovi cedimenti sempre in agguato e che, da due diversi versanti, minacciano il sottostante centro cittadino e un parco suburbano.
L'iter per la progettazione dell'intervento è stato avviato dall'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La Struttura diretta da Maurizio Croce ha, infatti, pubblicato la relativa gara: previste anche le indagini geologiche e geotecniche. Lo stanziamento per i successivi lavori ammonta a un milione e ottocentomila euro.
Classificata ad alto rischio, l'area dell'intervento presenta numerosi dissesti originati da profonde fratture che innescano un processo di progressiva disgregazione. Nel progetto dovranno essere indicate le soluzioni idonee a scongiurare il distacco di piccole e medie masse a valle, a rendere i blocchi di grosse dimensioni ragionevolmente stabili nel loro insieme e a conseguire, inoltre, una adeguata soglia di invulnerabilità dal punto di vista sismico. Le domande potranno essere presentate entro il 16 settembre.
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