L'assessorato Famiglia e l'Irccs Oasi di Troina hanno firmato la convenzione per il triennio 2020-2022 che prevede interventi socio assistenziali per i degenti dell'ospedale ennese. A darne notizia è l'assessore regionale delle Politiche sociali, Antonio Scavone. "La convenzione, prevista dall'articolo 2 della legge finanziaria dello scorso maggio - afferma Scavone - consente all'Irccs Oasi Maria Santissima di erogare funzioni assistenziali la cui competenza amministrativa si ascrive all'assessorato delle Politiche sociali. Tra queste, le attività di supporto alle famiglie e specificatamente al caregiver, il familiare cioè che si prende cura più di tutti gli altri nell'assistenza al proprio caro, o come le attività scolastiche effettuate di concerto con gli insegnanti statali. L'obiettivo che ci siamo posti - continua Scavone - è quello di consentire, per patologie croniche di lunga durata o recidivanti, un'efficace integrazione tra assistenza ospedaliera con quella territoriale, sanitaria e sociale". L'onere finanziario a carico della Regione è pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari del triennio 2020-2022. Sempre in tema di disabilità, l'assessorato Famiglia ha provveduto inoltre alla ripartizione di circa 18 milioni di euro ai 55 distretti socio sanitari dell'Isola per interventi a favore dei disabili gravi. In particolare, le risorse provengono per 13,5 milioni circa dal fondo nazionale per la disabilità e la non autosufficienza e sono destinate prioritariamente ai disabili gravi minori, mentre ulteriori 4,5 milioni arrivano da quello regionale e sono destinati a tutti i disabili gravi. "La condizione di disabilità viene considerata grave - continua Scavone - quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. Le somme consentiranno di erogare servizi su tutto il territorio regionale - prosegue l'esponente del governo Musumeci - tra questi l'attivazione o il rafforzamento del supporto alla persona disabile e alla sua famiglia attraverso l'incremento dell'assistenza domiciliare, al fine di favorire l'autonomia e la permanenza a domicilio".