Prevedere una legislazione snella che consenta e acceleri l’iter di assegnazione delle risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in un tempo limitato e certo e velocizzare la spesa, in vista dell’immediato rilancio economico per risollevare il Paese dopo il devastante impatto dell’emergenza pandemica, atteso prima della stagione estiva. In quest’ottica, il Comune di Troina, già molto attivo sul fronte dei finanziamenti ed oggi tra le più attive stazioni appaltanti siciliane, ha deciso di riorganizzare il proprio apparato burocratico e di istituire l’Ufficio Recovery Plan, posto alle dirette dipendenze del sindaco, che lavorerà in piena sinergia con l’Ufficio Europa e l’Ufficio Progettazione dell’Ente. “I Comuni saranno chiamati nei prossimi mesi ad una grande sfida e occorre organizzarsi bene per poterla cogliere appieno – spiega il primo cittadino Fabio Venezia. Il ruolo degli Enti locali non è più solo quello di erogare servizi ai cittadini, ma anche di essere protagonisti di modelli virtuosi di sviluppo del territorio. Con l’istituzione dell’Ufficio Recovery Plan abbiamo compiuto una scelta di campo concreta e lungimirante sul fronte della programmazione, nel solco del percorso già tracciato in questi anni che ha dato ottimi risultati e ha consentito al Comune di Troina di ottenere circa 70 milioni di euro di finanziamenti pubblici”. Il nuovo ufficio si occuperà infatti di individuare i finanziamenti e di predisporre, in sinergia con gli altri uffici dell’Ente, progetti strategici per migliorare la resilienza e la capacità di ripresa del territorio, ridurre l’impatto sociale ed economico della pandemia, sostenere la transizione verde e digitale e innalzare il potenziale di crescita dell’economia. Inoltre, nell’ambito del bando per l’assunzione di 2.800 tecnici a supporto degli Enti locali del Sud, Troina è stato individuato come Comune capofila di un sistema locale che comprende anche Capizzi, Cerami e Gagliano Castelferrato ed usufruirà di tre tecnici per la progettazione e di un esperto per il monitoraggio. “Il Recovery Plan – prosegue Venezia - , sarà un’occasione storica per l’Italia e aprirà una fase nuova per gli enti locali. Si stima infatti che almeno 43 miliardi del PNRR riguarderanno materie di competenza diretta dei comuni, che hanno dimostrato di essere i principali e più efficienti investitori pubblici. Fondamentale è che i finanziamenti siano diretti, che si definisca una governance e che ci vengano dati gli strumenti necessari, a cominciare dal personale, per spendere presto e bene queste risorse”.