Chi, se non lui, per aprire la stagione delle cerimonie al Sicilia outlet village? Chi, se non l’uomo dei sogni di tutte le spose? Chi se non Enzo Miccio, il guru del bon – ton, il number one dei wedding planner. Chi, se non lui? Il più importante outlet village premium del sud Italia, situato nel cuore della regione, lungo l’autostrada A19 che collega Palermo e Catania, domani darà il via al mese della cerimonia con un fitto calendario di eventi che lo conferma ancora una volta come punto di riferimento per lo shopping più esclusivo dei marchi più prestigiosi. Ecco, allora, che fino a lunedì 1 maggio, al Sicilia outlet village, ci saranno tante sorprese, eventi, ospiti, talk e interventi di esperti del settore che saranno a disposizione per dare consigli ai clienti e visitatori che si recheranno al village. Coordinati da Expo, saranno tanti gli appuntamenti che animeranno lo spazio dedicato all’interno dell’outlet. La wedding room, a cura di Panta rhei, ospiterà durante tutto il mese, una serie di eventi coinvolgenti. Dall’esposizione di abiti da sposa di Bridal atelier alla Olfactory experience di Ciurì (che aiuterà gli sposi a individuare la fragranza perfetta che li potrà accompagnare durante il loro giorno speciale) all’angolo dello Slow smoking per lasciarsi ispirare con un’idea originale di degustazioni di sigari e distillati da offrire ai propri ospiti fino agli speciali workshop in programma tra cui la perfetta mise en place a cura di Luca Melilli, wedding designer di Panta rhei o il portamento che accende la tua bellezza a cura di Alma Cannì Taccopunta e i consigli per scoprire insieme l’abito giusto di Bridal stylist. E tutti i partecipanti all’evento, il 22 e 23 aprile, sarà data in omaggio una pochette uomo ricamata dal vivo da Aracne & co (su siciliaoutletvillage.com tutti i dettagli della manifestazione). Ma domani è il giorno di Enzo Miccio che, dalle 12 alle 14, incontrerà fans e futuri sposi al Meet & greet dove racconterà le novità nel mondo delle cerimonie e dispenserà consigli. Quali le caratteristiche per diventare un buon wedding planner? «Ci vuole tanta pazienza ma, soprattutto, bisogna trovare il feeling con la coppia che intende sposarsi, capire sogni e desideri. E attrezzarsi per farli avverare». Praticamente una fata turchina... «Senza bacchetta magica, però. Il mio è un ruolo delicato, qualsiasi sia l’evento. Ma se c’è di mezzo un matrimonio lo è ancora di più perché vivo il momento speciale di due persone che hanno enormi aspettative. E io sono sempre onorato quando scelgono me per il loro giorno: il mio lavoro è quello di dar vita al loro sogno». Che sarà da ricordare per sempre come la paura e il nervosismo… «In realtà, non è niente in confronto ai mesi che precedono il giorno del sì». Il matrimonio ideato da un wedding planner si basa solo sulla cifra che si intende spendere? «Se si vuole un bel progetto, i soldi servono. Ma non sono io a decidere chi sarà mio cliente, se vip o non vip: sono loro che scelgono me. Io non ho mai detto di no a nessuno. Diciamo che, dopo i colloqui, c’è una specie di selezione naturale …». Ma non è più romantico dirsi sì nell’intimità invece che in un big party? «Il matrimonio si è evoluto. Oggi gli sposi arrivano con più consapevolezza, non vogliono solo il banchetto di nozze ma un evento scenografico». Suocera, sposo o sposa: chi è sempre agitato prima e durante il matrimonio? «La sposa è ansiosa per antonomasia perché ha paura di sbagliare: il matrimonio non ammette repliche: è come un film in cui, però, c’è solo un lungo, unico ciak». Il segreto per una cerimonia perfetta? «L’equilibrio tra tutti gli elementi, il giusto dosaggio degli ingredienti». Gli sposi con la richiesta a cui non ha potuto dire di no? «Con l’età talvolta chiudo un occhio. A quasi 52 anni accetto le richieste più strambe come quella di una sposa che voleva un bouquet con strass, lustrini, pietre scintillanti e fiori. Mentre mi ha commosso quella di un signore non più giovanissimo che s’è messo lo smoking per il matrimonio. Inutile insistere col dirgli che quello è un abito da eventi serali. E quando mi ha detto Enzo, mi metto in smoking perché non avrò altre occasioni per indossarne uno, mi ha commosso». Come sarà l’abito da sposa di quest’anno? «Con pizzi, organza e chiffon versione 2023. Anche se penso che l’abito più bello sia stato quello di cinquant’anni fa di mia mamma Anna Maria: un abito bello è per sempre. Come il matrimonio».