Enna

Sabato 23 Novembre 2024

Camera di Commercio, dopo 27 anni arriva la stabilizzazione per due precari della sede di Enna

Dopo quasi trent’anni di precariato è arrivata oggi la firma del contratto di lavoro a tempo indeterminato per due ex lavoratori socialmente utili, appartenenti al bacino degli Asu, della Camera di Commercio Palermo Enna, sede di Enna. Dal prossimo 1° settembre Liborio Navarra e Paolo Nasonte, entrambi di 48 anni, la cui storia di precariato è iniziata al comune di Enna circa 27 anni fa, potranno contare su un contratto di lavoro che li equipara agli altri dipendenti camerali. Sia Navarra che Nasonte sono transitati alla Camera di Commercio di Enna nell’ottobre 2006. In mattinata, nella sede della Camera di Commercio di Palermo, il presidente Alessandro Albanese ha firmato i contratti di lavoro, alla presenza del segretario generale Guido Barcellona e della dirigente degli uffici di Enna Loredana Lo Verme e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. «È una bella giornata perché assicuriamo finalmente un futuro certamente più sereno a questi lavoratori che adesso avranno diritti pari agli altri – ha detto il presidente Alessandro Albanese -. Purtroppo, il precariato è stato usato e continua ad essere usato soprattutto in Sicilia ed in altre regioni del Mezzogiorno e alla fine pagano questi lavoratori. Noi – ha aggiunto Albanese – ce l’abbiamo messa tutta per arrivare a questo bel risultato. Ma ringraziamo l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo per la sua attenzione alle Camere di Commercio siciliane perché è grazie ad una norma regionale che è stata aperta questa opportunità di stabilizzazione». «Da anni mi occupo di stabilizzazione di lavoratori precari all’interno delle Camere di Commercio – ha spiegato il segretario generale Barcellona – quindi conosco molto bene tutte le problematiche e le vicissitudini, anche normative, connesse a questo ampio bacino di lavoratori. Sono felice perché oggi per questi due dipendenti si chiude un lungo periodo buio e denso di incertezza e al contempo questo percorso di stabilizzazione offre una speranza di futuro anche agli altri lavoratori ancora precari».

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