"Ancora vivi gli altri due italiani rapiti in Libia", apprensione e speranza a Piazza Armerina
PIAZZA ARMERINA. La notizia della Farnesina, arrivata nelle case dei quattro dipendenti della società di costruzioni 'Bonatti' rapiti in Libia nel luglio 2015, è stata devastante. Fausto Piano e Salvatore Failla sono stati uccisi, ma cosa ne è degli altri due, Gino Pollicardo di Monterosso (La Spezia) e Filippo Calcagno di Piazza Armerina (Enna)? Solo nel pomeriggio arriva la notizia come una folata di vento fresco: sono vivi, ha detto il sottosegretario con delega all'intelligence Minniti. Le notizie per tutto il giorno arrivano frammentarie: e le famiglie di Pollicardo e Calcagno non parlano, perché l'attesa è una brutta bestia che mangia il cuore. Nel primo pomeriggio "non c'è ancora alcuna notizia ufficiale sulle sorti del nostro concittadino" ha detto Filippo Miroddi, sindaco di Piazza Armerina, il paese d'origine di Filippo Calcagno dove ancora risiede la famiglia del tecnico, sposato e padre di due figlie. Anche loro non sarebbero stati contattati dalla Farnesina. "Ci auguriamo che questa vicenda finisca nel migliore dei modi e che Filippo faccia ritorno presto a casa - ha concluso Miroddi -. Tutta la comunità armerina lo aspetta". E aspettano anche la famiglia e la comunità di Monterosso, dove vive Pollicardo: "Siamo tutti in attesa ma non abbiamo notizie. Certo è che quanto accaduto aggiunge ancora più angoscia a questa storia che va avanti da troppi mesi. Possiamo solo sperare che vada tutto per il meglio - ha detto la vicesindaco Emiliana Cavallo -. Tutta la comunità di Monterosso è vicina alla famiglia Pollicardo, vorremmo sapere anche noi qualcosa di più ma nessuno ci informa". E nel piccolo paese sono tutti davanti alle tv, nei bar e nei locali che già ospitano i primi turisti ignari del dramma di un'intera comunità che da otto mesi spera di riabbracciare Gino: "tutti da stamattina seguiamo l'evolversi di questa vicenda - dice un commerciante -, credo che ora ci sia ancora maggior necessità di stare vicino alla famiglia. Speriamo che il nostro Gino stia bene e che faccia presto ritorno a casa" Nel tardo pomeriggio arriva la notizia che secondo le informazioni di intelligence Pollicardo e Calcagno sarebbero ancora vivi. Per lo spezzino e il siciliano la speranza non è ancora spenta. A Carlentini (Siracusa) e a Capoterra (Cagliari) il silenzio è fatto di dolore e lacrime e rimpianti ma c'è la folle speranza che non ci sia ancora una certezza assoluta per la morte di Failla e Piano. A Monterosso e Piazza Armerina il silenzio è solo fatto di attesa: un dolore diverso, struggente, meno acuto forse ma dilaniante. Una speranza che si aggrappa a quella frase: Calcagno e Pollicardo sono ancora vivi. Resta il silenzio a Monterosso e Piazza Armerina, ma adesso è un silenzio diverso.