PIAZZA ARMERINA. Un maxi emendamento con cui ridurre la spesa comunale di 600 mila euro ed eliminare in questo modo per il 2015 e 2016 la Tasi, l’imposta comunale sul possesso degli immobili. La proposta è allo studio della commissione Bilancio, organo consiliare ormai quasi totalmente alle opposizioni che in questo modo vogliono lanciare quello che considerano un segnale di discontinuità rispetto all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Miroddi. Un maxi emendamento da presentare al Bilancio di Previsione 2014 che va a raschiare il fondo del barile, alla ricerca di partecipazioni a enti considerate superflue e spesa sociale da diversificare. A studiare le carte soprattutto i componenti della commissione Bilancio, presieduta dal consigliere Andrea Velardita, da pochissimo ex uomo della maggioranza passato all’opposizione dopo l’uscita dal governo Miroddi dell’assessore Filippo Sammarco e dell’Udc. Unione di Centro e Pd chiedono più spending review e meno imposte e per questo hanno deciso un’analisi capitolo per capitolo del documento contabile, confrontandosi con quasi tutti i dirigenti comunali, in modo da tagliare le voci di bilancio più disparate, comprese quelle che prevedono soldi per alcuni appuntamenti festivi tradizionali. Il Bilancio di Previsione arriverà in consiglio comunale il 12 novembre e sarà il primo banco di prova politico per Sala delle Luci dopo il nuovo assetto politico che ha visto l’ingresso del Nuovo Centro Destra nella giunta e il sostegno di due nuovi consiglieri comunali Manlio Marzullo e Manuela Lentini. Seduta nel corso della quale il sindaco Miroddi dovrebbe incassare anche l’annunciato appoggio politico in termini più ampi al suo governo anche di un terzo consigliere, Laura Saffila, capogruppo del Pdl. Saranno a fianco delle opposizioni, invece, i tre ex consiglieri di maggioranza dell’Udc Giovanni Velardita, Federica Castrogiovanni e Gianfilippo La Mattina, pronti ad affondare il primo colpo da neo-oppositori al primo cittadino sostenuto un anno fa in campagna elettorale. Potrebbero essere decisivi tanto per l’approvazione del maxi emendamento quanto per il via libera al Bilancio un paio di consiglieri indipendenti la cui collocazione politica viene considerata ancora in qualche modo a cavallo tra maggioranza e opposizione.